Aprire un barattolo di marmellata dovrebbe essere un gesto semplice e rassicurante, eppure dietro quell’apparente naturalezza si nasconde una complessità che vale la pena conoscere. Molte delle confetture che troviamo sugli scaffali dei supermercati contengono additivi alimentari, la cui presenza è sempre segnalata in etichetta come previsto dalla normativa europea, ma che possono risultare difficili da interpretare per chi non ha familiarità con le sigle utilizzate.
Il linguaggio delle etichette: decifrare i codici E
Le normative europee obbligano i produttori a indicare tutti gli ingredienti presenti nel prodotto, inclusi gli additivi, che vengono riportati con codici numerici preceduti dalla lettera E. Questa modalità , perfettamente legale e standardizzata per uniformare la denominazione degli additivi in tutta l’Unione Europea, può risultare poco intuitiva per il consumatore medio che desidera fare scelte consapevoli.
Tra i principali conservanti utilizzati si trovano l’acido sorbico (E200) e i suoi sali, come il sorbato di potassio (E202), impiegati per prolungare la shelf life delle confetture rallentando la crescita di lieviti e muffe. Le autorità sanitarie europee considerano questi composti sicuri ai livelli autorizzati, tuttavia reazioni allergiche cutanee, seppur rare, possono manifestarsi in soggetti predisposti, inclusi i bambini, con sintomi come orticaria ed eczema.
Coloranti artificiali: tra estetica e possibili effetti
L’intensa colorazione uniforme di molte marmellate può derivare dall’impiego di coloranti alimentari, inclusi quelli sintetici, utilizzati per rendere il prodotto più omogeneo e visivamente gradevole. L’uso di questi additivi nei prodotti destinati all’infanzia è normato e limitato, ma rimane permesso entro i limiti di legge.
Particolare attenzione merita il gruppo dei coloranti azoici, che comprende sostanze come il giallo tramonto (E110) e il rosso Ponceau 4R (E124). Studi scientifici pubblicati su riviste prestigiose e valutazioni dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare hanno evidenziato una potenziale associazione tra alcuni coloranti azoici e comportamenti di iperattività nei bambini, soprattutto quando consumati insieme al conservante sodio benzoato. Questi coloranti possono inoltre provocare reazioni pseudo-allergiche nei soggetti sensibilizzati.
I segnali a cui prestare attenzione
I genitori dovrebbero monitorare la comparsa di alcuni sintomi dopo il consumo di marmellate contenenti additivi:
- Irritazioni cutanee o orticaria, associabili a intolleranze in soggetti predisposti
- Disturbi gastrointestinali come nausea o crampi, documentati prevalentemente in presenza di sensibilità specifiche
- Cambiamenti comportamentali o episodi di iperattivazione, associati soprattutto a specifici coloranti azoici
- Difficoltà respiratorie o mal di testa, sintomi meno comuni che richiedono approfondimento medico
La trasparenza normativa e le sue sfide
Gli additivi vengono indicati in etichetta sia tramite il loro codice E sia con la loro denominazione chimica. Questa doppia modalità , prevista dalla normativa europea, non costituisce un tentativo di mascheramento ma può effettivamente rendere più complessa la lettura per i consumatori meno esperti nel decifrare termini tecnici.

Va sfatato un mito comune: in Europa la dichiarazione degli additivi per gli alimenti preconfezionati è sempre obbligatoria. Non esistono quantità “trascurabili” che possano essere omesse dall’etichetta, con l’unica eccezione di tracce tecnicamente inevitabili o residui di lavorazione non aggiunti intenzionalmente.
Strategie per una scelta consapevole
La lettura attenta dell’etichetta rimane lo strumento più efficace a disposizione del consumatore per valutare la presenza di ingredienti e additivi. È fondamentale verificare la lista degli ingredienti prestando particolare attenzione alle voci che seguono la dicitura “frutta” e “zucchero”.
Un indicatore prezioso è rappresentato dalla percentuale di frutta dichiarata: prodotti con contenuto di frutta superiore al 60% tendono a richiedere un minor numero di additivi per mantenere consistenza e conservabilità , grazie alla naturale presenza di zuccheri e pectina che favoriscono la conservazione senza necessità di ulteriori sostanze aggiunte.
Alternative naturali disponibili sul mercato
Esistono confetture che privilegiano metodi di conservazione più tradizionali:
- Succo di limone utilizzato come correttore di acidità e blando conservante naturale
- Pectina, addensante naturale estratto dalla frutta, di uso consolidato e sicuro
- Pastorizzazione prolungata come sistema di conservazione tradizionale che minimizza il ricorso a conservanti chimici
- Confezionamento in atmosfera modificata per rallentare l’ossidazione e la crescita microbica
L’approccio graduale per i soggetti sensibili
Per i bambini con storia familiare di allergie o intolleranze, le società pediatriche nazionali e internazionali raccomandano un approccio graduale nell’introduzione di alimenti confezionati. Iniziare con piccole quantità e monitorare eventuali reazioni rappresenta una strategia comprovata per l’identificazione precoce di ipersensibilità .
La redazione di un diario alimentare per annotare sintomi potenzialmente correlati all’assunzione di nuovi prodotti è una pratica frequentemente consigliata dai pediatri specializzati in allergologia. Questo strumento permette di individuare correlazioni tra cibi e reazioni cliniche, facilitando l’identificazione di eventuali problematiche legate agli additivi.
Il valore della conoscenza nella vita quotidiana
Conoscere gli additivi presenti nelle marmellate non significa necessariamente doverli evitare completamente. Si tratta piuttosto di acquisire gli strumenti per fare scelte informate, particolarmente importanti quando si selezionano alimenti per bambini o persone con sensibilità specifiche.
La consapevolezza del consumatore rappresenta il primo passo verso scelte alimentari più adatte alle esigenze della propria famiglia. Dedicare qualche minuto in più alla lettura delle etichette permette di selezionare prodotti in linea con le proprie preferenze e necessità , trasformando un gesto quotidiano come spalmare la marmellata sul pane in una scelta ponderata per il benessere di tutti i membri della famiglia.
Indice dei contenuti
